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Libertà
Un’Immagine di Libertà
Paolo Crepet apre il suo libro “Libertà” con un ricordo d’infanzia: i passi dal bagnasciuga verso il mare a Milano Marittima. Questa immagine rappresenta per Crepet una sensazione di transizione, dove la sabbia perde consistenza sotto i piedi e il bambino non è ancora in grado di galleggiare sull’acqua. Questo stato d’animo, un mix di timore e coraggio, paura dell’ignoto e attrazione verso di esso, condensa la sua idea di libertà. La libertà non è qualcosa di tangibile, ma un impulso presente in ognuno di noi, capace di aprire porte e dischiudere casseforti, sfidare la quotidianità.
Libertà nei Luoghi Impensati
La libertà, secondo Crepet, può trovarsi ovunque, anche nei luoghi più impensati: in un carcere, in un convento di clausura, in una stanza d’ospedale, in una sala da concerto, in un laboratorio scientifico, in un centro di accoglienza per migranti. Le biografie delle persone scelte da Crepet come guide in questo itinerario esplorativo dimostrano come ognuna di esse abbia conquistato un proprio spazio di libertà, coltivando un’idea di futuro e speranza nonostante le sfide imposte dalle leggi e dalle regole della tradizione e del presente.
Una Ricerca Personale
“Libertà” nasce dalla necessità di Crepet di avviare una ricerca personale, riflettendo sul tempo presente e sul proprio passato. Scrivere questo libro è stata una provocazione contro ogni seduzione di autarchico appagamento, un invito a esplorare l’intima consapevolezza di poter fare, la bramosia, l’anelito e la visione che rappresentano la vera essenza della libertà.