Libro “Chirù” di Michela Murgia

Chirù

Chirù di Michela Murgia – Recensione

In “Chirù“, Michela Murgia ci porta dentro un incontro inaspettato tra Eleonora e Chirú, due persone che sembrano appartenere a mondi diversi ma che trovano una profonda connessione tra loro. Nonostante le loro differenze di età e esperienze di vita, si trasformano in complici, condividendo ogni aspetto della loro esistenza, dalla cultura all’affetto, dal gusto estetico alla cucina.

Una Guida e un Allievo

Eleonora diventa la guida di Chirú, offrendogli tutto ciò che ha imparato nel corso della sua vita. Attraverso un’intensa relazione che va oltre l’insegnamento formale, Eleonora cerca la meraviglia nel suo sguardo nuovo e l’energia delle prime volte, mentre Chirú assorbe ogni insegnamento con una determinazione spietata.

I Ricordi e le Scorie del Passato

Durante il loro viaggio insieme, emergono i ricordi e le scorie del passato di Eleonora, dalle ombre dell’infanzia sotto il dominio di un padre violento fino al presente segnato dall’ansia del controllo, sia su di sé che sugli altri. Questo scavo nel passato rivela tensioni e conflitti interiori che Eleonora deve affrontare.

La Manipolazione e il Puro Sentimento

Murgia esplora con coraggio la tensione tra manipolazione e amore, mostrando come il sentimento più puro possa essere distorto e trasformato dalla necessità di controllo e dominio. Attraverso gli occhi di Eleonora e Chirú, la distanza tra ciò che siamo e ciò che ci sentiamo obbligati a essere diventa evidente, mostrando che l’amore può richiedere sacrifici estremi.

Una Lezione Indimenticabile

In conclusione, “Chirù” è un romanzo che sfida le convenzioni e ci spinge a esplorare la complessità delle relazioni umane. Con una prosa avvincente e un’introspezione profonda, Murgia ci regala una lezione difficile da dimenticare sull’amore, la manipolazione e l’identità.

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